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[20 agosto 2010]
Una delle tappe che ricordo maggiormente di questo lungo e indimenticabile viaggio, è l’attraversamento della Death Valley, qualcosa che ti segna per la vita, percorrere per ore un deserto che muta in continuazione e che offre scenari crudi ma allo stesso tempo affascinanti è qualcosa di unico. Il viaggio fu piuttosto estenuante e non solo per i 48° gradi alle 8 di sera (è notoriamente uno dei punti più caldi della terra), ma anche perchè dalle 8 fino alle 10, ora in cui sono arrivato alla prima città dopo ore di tragitto, l’ho praticamente percorsa in perfetta solitudine, per più di 2 ore, da Badwater fino a Pahrump in Nevada, gli unici essere viventi che ho incontrato sono stati i topi canguri che ogni tanto saltellando attraversavano la strada.
Prima di giungere a Death Valley, ho visitato il “Yosemite National Park”, una parco fatto di rocce enormi, cascate, praterie, fiumi, laghi e alberi giganteschi. Molto rilassante e conciliante con la natura. Lasciato il parco, faccio sosta pranzo nella cittadina di Bishop, nota (ma l’ho scoperto solo dopo), per il “Erick Schat’s Bakkerÿ” un forno-ristorante dove si possono mangiare degli ottimi panini.
Ho alloggiato presso l’hotel “Nugget -Casinò”.
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